domenica 10 febbraio 2008

I PERCORSI STRABICI DELLE PARI OPPORTUNITA' - PART 3

Seconda verità: Wonder Woman non ha avuto figlie illegittime.
Abbiamo lottato a suon di slogan e ricerche scientifiche per dimostrare a questi poveracci a due zampe – più comunemente detti uomini – di essere più intelligenti di loro, e cosa ci abbiamo guadagnato? Nulla, o forse solo il risultato statistico che ci vede percentualmente più secchione dei ragazzi, come se questo ci rendesse di fatto più capaci o non semplicemente più erudite.
Nel nostro biologico auto-referenzialismo, ci siamo dette di essere migliori degli uomini, ma poi aggiungiamo quell’antipatico “se solo ci venisse data l’opportunità”. Peccato che quando il miracolo avviene, non riusciamo comunque a dimostrare alcunché, salvo che lamentarci dei pesantissimi e “comodi” retaggi culturali che non ci lasciano vie di scampo e delle prospettive professionali maschiliste che poco si confanno alla nostra indole.
Io questa tiritera l’avrò sentita un miliardo di volte e francamente comincio ad averne le tasche piene. Volete i lavori degli uomini, prendeteveli!!! Ci sono, infatti, professioni che volentieri gli uomini ci lascerebbero svolgere (il manovale, il saldatore, il becchino, lo scaricatore di porto, etc.), ma chissà perché, non appena si prospetta una tale eventualità, affiorano le nostre umanità femminili, per cui ci rintaniamo in quelle comode pantofole culturali dalle quali non vorremo più uscire. E fu così che nacquero frasi del tipo: “è un lavoro troppo pesante per una donna”, oppure “non è un lavoro da donne”, o meglio ancora “è un lavoro tipicamente maschile”. E poi dicono che le donne non sono neppure capaci di fare una frittata. Vi giuro, le ho viste con i miei occhi: le sanno fare, ma ancora di più sanno rigirarle ad arte. Escludendo perciò le consorelle con gli occhi a mandorla - che da secoli hanno abolito la manicure al mercoledì e la permanente al sabato - l’unica donna della storia occidentale che si sia tolta lo sfizio di dimostrare all’uomo di non aver nulla da meno è stata una provetta operaia tutta-gambe che sgobbava in fonderia da mattina a sera per rendersi emancipata, nel vero senso della parola. Peccato, ma davvero tanto, che la fortunata vincitrice del concorso “Come ti demolisco un uomo” all’anagrafe risulti poi essere Jennifer Beals e che il sogno di milioni di donne si sia infranto sulle note di Flashdance.

Ragionamento diametralmente opposto viene, invece, sviluppato quando le posizioni organizzative in oggetto sono, diciamo, prestigiose: amministratore delegato, o responsabile/dirigente di qualsiasi comparto organizzativo. In questi lavori, chissà come mai, ci sentiamo improvvisamente “super-competenti” e capaci perfino di ottenere risultati meravigliosi, grazie anche a doti di cui gli uomini sono (secondo noi) biologicamente sprovvisti: sensibilità, acume, spirito di sopportazione, orientamento al cliente, empatia. Ovviamente - visto che non tutte siamo come ci piacerebbe essere - per giustificare i nostri fallimenti abbiamo a portata di mano una serie di scuse già belle e pronte da servire su un piatto di ceramica bavarese durante le annuali valutazioni delle performances.
Sebbene anche in questo caso si possa attingere variamente a qualunque fonte di fantasia, la nostra scelta ricade sempre sulla stessa, solita, banale motivazione: “la colpa è del collega maschio, il quale - sentitosi sopraffatto dalla nostra travolgente genialità - ha fatto di tutto per ostacolarci, rendendoci praticamente impossibile esprimere il nostro potenziale”. Cazzo, che sforzo immane di creatività! Continuiamo a bissare il successo.
Guardandola più da vicino, questa visione del fallimento è intrinsecamente legata ad un’immagine mitologica anch’essa abusata dalla popolazione femminile: la piccola donna che lotta contro un’orda barbarica di arrivisti maschi assatanati che pur di “farla fuori” non esitano a tirarle inenarrabili tiri mancini del tipo:
1- rubarle la merendina piena di Omega 3 prima di una riunione importante;
2 - nasconderle i tampax dopo aver acceso il condizionatore;
3- attivare la sua segreteria telefonica quando lei è assente;
4- aprire la finestra del corridoio alle prime rondini di primavera;
5- farle trovare sulla scrivania una confezione da 100 di buste per corrispondenza via area, etc.

Mi chiedo spesso come una donna possa sopravvivere a simili angherie… e poi dicono che il mobbing non esiste. Mah! Sopraffatta dalla gestione straordinaria di questi eventi apocalittici, la donzella dimenticherà un importante e decisivo dettaglio che potrebbe determinare la sua anticipata dipartita aziendale: la simultanea presenza di altre donne con la bava alla bocca protese, stile squalo a digiuno, verso la stessa poltrona. Ma di questo ne parliamo più avanti

DOLCE DONZELLA DALLA DENTIERA A FORMA DI PIRANA AFFAMATO DA UN MESE... RACCONTAMI LA TUA VERSIONE DEI FATTI... IO INTANTO MEDITO SULLA TERZA VERITA'. VERITA' SOCIOLOGICA, INTENDIAMOCI... MIE DOLCI CRETINETTE DALLA BOCCA GRANDE E DAL CERVELLO VUOTO

5 commenti:

  1. Cara Amanda si vede che non sei una Signora e le tue provocazioni sono quantomeno in linea con quello che scrivi e probabilmente pensi. Parli di follie in saldo ebbene ti dedico questa poesia
    FOLLI sono i veri detentori dell'essenza della vita,perchè senza schemi e pregiudizi si rivolgono ad essa con quella spontaneità ATIPICA per chi antepone la RAGIONE alla PASSIONE! Eccomi sono qui...mi cercavi?Sono il vortice della tua follia...sono quel brivido che senti sotto la pelle...sono quel pensiero che respingi, sono quella sensazione che ti spaventa e che ti appaga...non ho logica...non ho spiegazione...sono ISTINTO allo stato puro sono io SONO LA FOLLIA...sono DIVERSA dal resto del mondo...se mi vuoi ancora PROVA A PRENDERMI

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  2. mia amata amanda, sono l'unico che ti ha presa ed ho scorto seta gialla

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  3. Se non senti una fiamma al posto del cuore e non hai un obbiettivo dinanzi a te puoi anche morire.

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  4. ben detto anonimo... senza una fiamma in cuore si può anche morire...
    Stanotte, qualcuno/a si è lanciato in divagazione filosofiche... ma forse blog è anche questo.
    Benevenuti tutti quanti

    Amanda

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  5. Oddio anche Amanda ha un cuore e chi avrebbe detto.
    Quasi quasi mi stà diventando simpatica. No che faccia le leccatine mielose delle due ancelle solitarie quali arabafenice e dubbioso tanto..... se sperate di conquistare l'Amanda così, credo sia cosa vana tuttavia tentar non nuoce.
    Avete notato Amanda ha messo una classifica di come la vediamo non ci riesco a votarla manca una voce secondo me
    Compassione: questa parola che brucia ed inebria giacchè non ci è data la possibilità di capire la vera natura di questo essere umano.
    Sappiamo che ha una fiamma in cuore puoi dirmi di no, puoi dire a tutti di no (lo sai)
    puoi dirmi di no, puoi dire a tutti di no (così)
    puoi dirmi di no, puoi dire a tutti di no
    però brucia da pazzi, qui brucia da pazzi
    ti dimentichi di chiamarci qui brucia da pazzi
    adesso non puoi fermarti donna, brucia da pazzi
    non fermarti bella, il suono brucia da pazzi
    qui, brucia da pazzi, brucia da pazzi
    brucia, brucia, brucia, brucia,brucia,brucia da pazzi

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