domenica 25 ottobre 2009

LE SEGRETARIE DEL SESTO... SECOLO A.C.


Oggi ho voglia di vomitare. Oggi va così: ho voglia di vomitare. Che poi, voglio dire, vomitare non rende bene l’idea dello smottamento di detriti intestinali che amerei riversare sul piatto delle sostenitrici della cultura al femminile.
Non parlo ovviamente di quelle che fanno contro-cultura… quelle che rompono le ovaie… quelle come me, quanto quelle che fanno delle “pari opportunità a tutti i costi” il proprio vessillo post-femminista.

Parlo soprattutto di quelle che non fanno altro che rompere i coglioni agli altri, assurgendo al ruolo di vittime tout-court del secolare maschilismo nel tentativo di raggiungere obiettivi di uguaglianze. Insomma, di quelle che si lamentano per l’iniqua sorte… e poi continuano a lamentarsi se l’uomo non fa il galantuomo. Dicesi galantuomo, l’uomo che ama mettere la donna a proprio agio, pagare il conto al ristorante, pagare le spesucce … che ama pagare le puttane. Dicesi puttana, la donna che incassa. Incassa e tace.

Sono sempre stata convinta che la cultura avesse, in sé, un’anima progressista che, col passare del tempo, tendesse a miglioramenti incrementali. Poi, invece, succede qualcosa di imprevisto che ci riporta indietro nel tempo e ci fa esclamare un educato: cazzo, no!!!

E d’altronde cos’altro si può dire davanti alla nuova sit-com denominata filosoficamente “Le segretarie del sesto”?!

La televisione, si sa, è un gran distributore di merda, ma noi cosa abbiamo fatto per meritarci questo take-way culturale? Voglio dire, con tutte le professioni del cazzo che ci sono in giro perché rispolverare le segretarie?

Lo so, lo so, apparentemente non c’è nulla di male nel parlare di un pool di cretinette isteriche che fanno a botte per mettersi in mostra di fronte al boss, ma io penso che ci meriteremmo esempi di evoluzione di altro tipo.

Quello che mi innervosisce non è il telefilm in sé, quanto la reazione da parte delle donne, o la sua totale assenza. Non una voce si leva. Nulla!!!

Il populismo e le buone cose di una volta stanno invadendo, senza scampo, ogni ambito del vivere e del sentire. Ci sentiamo tutti coccolati da questo buonismo, da questo pietismo condito da “diritto inutile”. A nessuna/o, infatti, è mai venuto in mente il diritto a rifiutare? Siamo così infarcite dal volere, e volere a tutti i costi, che non ci sfiora nemmeno il pensiero che dovremmo imparare a dire “no”. Di cosa abbiamo paura… di perdere un treno che potrebbe prendere qualcun altro?

Me la prendo, invero, con i produttori di questa spazzatura culturale, ma soprattutto con queste attricette che si prestano senza spirito critico. Me la prendo con chi guarderà questa merdata, con chi dirà “carino!”… con chi non opporrà resistenza.

La televisione italiana è ancora ammorbata da stereotipi, è omologazione pura, è irrealtà spacciata per ambizione per le nuove generazioni.
Dopo i “medici in famiglia”, le tettone, le puttane da salotto, i fascinosi magnacci, le commesse dei negozi… oggi ci toccano anche le segretarie.

Resto basita.

Ditemi adesso che la Carfagna (questo è il suo compito) sta vigilando sulle pari-opportunità e sull’abbattimento degli elementi che rendono perpetua la segregazione occupazionale. Qualcuno me lo dica, vi prego!

E d’altronde cosa ci si può aspettare da una che fine a ieri bazzicava negli armadietti dei camionisti. Il cavaliere continua ad insultarci e lei, ovviamente, tace… come la più abile delle puttane.

Ci vogliono così, ma io davvero non ci sto.

Non ci sto. Non ci sto. Non ci sto. Non ci sto.

Buona domenica!!!

Ps: se vi state chiedendo cosa c’entri Rita Levi Montalcini con codeste creature, non scervellatevi (dote poco sfruttata) ve lo dico io: niente. Assolutamente niente!

Amanda.

martedì 13 ottobre 2009

LE PARI SCEMENZE DI UNA MENTECATTA DA CALENDARIO




Torno su queste mie pagine perché, per quanto mi sforzi, la politica spazzatura di questi mesi ha cominciato a farmi venire l’orticaria. Dio solo sa quanto mi sia sforzata di non guardare, di non sentire… ma, ahimé, ogni tentativo è fallito miseramente.
Lo sappiamo in tutti, il nano in preda ad un irreversibile sindrome d’onnipotenza – e ad una simultanea sindrome d’impotenza – ha cominciato a fare la voce grossa: l’unica cosa grossa che gli è rimasta, dopo quella polpetta grigiastra che si spera sfoci presto in una metastasi cavalcante.

Le persone che mi leggono mi chiedono sempre se abbia mai subito in giovinezza tante a tali sevizie da rendermi così acida nei confronti delle donne.
A questi personaggi (uomini o donne che siano) posso semplicemente rispondere che - visto che il numero delle coglione è in aumento, mentre l’intelligenza è rimasta costante – mi arrogo il diritto di parlare di qualcosa di grandemente attuale.

Lo sappiamo tutte, che le donne siano puttane, lo si sapeva da qualche millennio… il punto è che da qualche tempo a questa parte qualcuna ha iniziato a mistificare un contenuto di realtà, ammorbando l’aria degli uomini con strani concetti tipo “oltre le gambe c’è di più” “l’utero è mio e lo gestisco io” e via discorrendo.

Ancor più recentemente, sono state avvistate strane creatura dapprima visibili solo in qualche scalcinato armadietto di qualche arrapato meccanico o dentro l’abitacolo di qualche impenitente camionista.

La tesi degli “X-men” suggerisce infatti che, di tanto in tanto, l’evoluzione della specie compie degli straordinari salti in avanti… e fu così che nacquero le ministre delle pari opportunità. Non si sa bene da dove sbuchino, quanta fatica abbiano fatto per conquistarsi l’ambita poltrona. Sì, ok, sgambettare da mattina a sera e fare grandi sorrisi, mostrando tutti i lati disponibili, compreso il tubo esofageo, merita almeno un ministero. Ok ok, la bambina si è laureata… più o meno con le stesse scorciatoie della Gelmini. L’italia è anche questa, ma noi che abbiamo fatto per meritarci una mentecatta del genere?

Quando arrivo a parlare di “codesta” creatura, mi sento sempre additata come la solita donnaccia di estrema sinistra… e la cosa mi rende perplessa perché, in effetti, certi discorsi possono essere validi, non tanto prendendo una posizione politica, quanto limitandosi semplicemente ad analizzare i fatti.

La querelle tra Mr B e la maschia in gonnella mi ha lasciata indifferente: che se le diano pure di santa ragione… d’altronde sono pagati profumatamente per questo, no?!
Quello che mi nuoce è, invece, il constatare la totale assenza di una presenza che dovrebbe garantire, almeno sulla carta, il rispetto verso le paristronze. Insomma, che la Bindi sia un cesso non è un segreto nemmeno per Luisa che comincia presto, finisce presto e di solito non tira lo sciacquone. Non è nemmeno un segreto che il vostro capo del governo metta dei tacchi da 20 cm, allevi una foresta posticcia e si faccia di viagra direttamente in vena. Dico, saranno pure cazzi suoi… quando riesce a vederselo.

Il punto, per ritornare a bomba, è che la signora dal muso da cerbiatta e l’anima da vacca (le foto sparse nell'etere non le ho mica scattate io) non si stupisca affatto del ruolo che il master riserva loro: il nulla condito di niente con una spruzzatina di merda fumante.

Non lo capisco. Continuo a non capire: ma dove sta questa evoluzione? Sta forse nel fatto che a 4 donne venga riservato il talamo-passepartout del premier, mentre alle altre tocca di tornarsene con clava nella caverna domestica?

Non ci vuole un’arca di scienza: la donna amata dal premier (quella ideale, intendo) è la femmina che tace e conta meno del due di briscola. La Lario? Mai sentita. Della prima moglie? Boh!!! Non so, ma immagino che siano state profumatamente pagate per non proferir parola. Non mi stupisce quindi che anche la nostra Ca…gna sia stata strapagata per non dire un cazzo. Ella, com’è noto, si preoccupa solo di promulgare leggi spazzatura sullo stalking. Dicesi stalking quel reato per cui la vittima è sempre donna… e, guarda caso, diventa vittima quando si stanca di darla a gratis. Dio com’è servizievole!!! Quanta cura… e che stacanovismo!!! Nella sua mentuccia ha anche creato le “scatole rosa” da installare nelle auto delle donne, così, in caso di necessità, potranno essere prontamente rintracciate e salvate dal maschio bruto. Mai sentite cazzate più grosse. Poi, ovviamente, quanto si verificano aggressioni verso i gay (beneamati dalla destra come la merda sulla brioche a colazione) ella si limita a inviare una mail con su scritto: “Sono con voi!!!” Che azione politica, che impegno politico!!!
Per non parlare delle gang giovanili al femminile...
Si sa, l'importante e non vedere. Ok, insabbiamo anche questa.

Non ci sono dubbi: in Italia tutto va a puttane. E se ci va anche il premier, vuol dire che la strada è quella giusta.


Amen