lunedì 24 dicembre 2007

La fiera delle vanità - part 2

Messe a nanna le ansie, attacchiamo subito le questioni fondamentali, non prima di aver dato aria ad alcune garbate e mature considerazioni. Questa è la prima: “CAZZO, se siamo cosi cesse, perché deve esserci ovunque uno specchio a ricordarcelo?!”. Lo sapevo, lo sapevo che non ce l’avrei fatta. Un attimo mi ricompongo… mi si sono scombinati i bigodini caldi di micronde.
La seconda è invece: “se la natura è stata poco clemente con noi - e se la sfiga non ci perseguita abbastanza - quale insano meccanismo interno ci induce a portarne uno nella borsetta, a guardare nei riflessi traslucidi dei cucchiai e a verificare le nostre adiposità in ogni vetrina lungo la strada?”
Mmm che deliziose questioni!!! Chi si prenota per rispondere? Per quanto mi riguarda, dopo anni di intensi e pallosissimi studi sono giunta ad una serie di risposte. Alla prima questione mi vien voglia di rispondere: perché la pazzia e la paura dell’ignoto non è uno stile di vita accettabile. Figurarsi, uscire di casa senza neppure dare una sbirciatina allo specchio! Non sia mai! Oltretutto, comporterebbe un tracollo psicologico irreversibile! No, no… la cosa è irrealizzabile.
Alla seconda invece rispondo: perché siamo masochiste, insicure, psicolabili, ma soprattutto perché così sta scritto nel nostro acido desossiribonucleico di donne sempre intente a fare la medesima cosa: risistemarci le tette per metterla nel culo alle nostre concorrenti. Si sa, la concorrenza è sleale – molto - e noi di certo amiamo essere pronte all’abbordaggio in qualsiasi istante, ma io francamente stavo pensando a risposte diciamo un po’ meno banali, sebbene mi duole riconoscere che ognuna di noi investe annualmente l’80% delle proprie risorse economiche e temporali per risanare i cedimenti strutturali e il restante 20% a sventolare in giro gli improbabili esiti di tali operazioni, con la stessa forza persuasiva delle vendite promozionali porta-a-porta. Mi correggo, dei saldi di fine stagione.

1 commento:

  1. Mentre voi vi guardavate allo specchio gli uomini hanno costruito le città.

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