sabato 29 marzo 2008

SANTA SANTANCHE'. IO CREDO... IO CREDO CHE VOTERO' LUXURIA


È circa un mese che i politici hanno cominciato a rompere le ovaie (oggi sono per le pari opportunità), ipotizzando venti di novità e rivoluzioni a 360 gradi su tutto il sistema politico e sociale italiano. Io sono sempre molto attenta a tutto, ma questa storia della rivoluzione a 360 gradi mi sa un po’ di fregatura anche perché un po’ di geografia astronomica l’ho dovuta imparare pure io e quindi se non erro, ruotando a 360 gradi si torna esattamente al punto di partenza… con l’aggiunta di un conato di vomito post-capogiro.

All’interno di questa logica del “gioco di prestigio e del nulla di fatto” si inserisce un’amena figura di donna che a suo dire a compiuto anch’essa una rivoluzione culturale con lo stesso mirabile risultato: “l’eterno ritorno” alla posizione di partenza. Il suo nome è Daniela Santanché, ma pochi sanno che in realtà il suo cognome è Garnero. Ma la notizia del secolo è che è nata il 7 aprile… e cioè esattamente il giorno cui sono nata anche io. Non la trovate una grandiosa coincidenza: due scassacazzi nate lo stesso giorno!

Ok, basta con i facili entusiasmi e torniamo a bomba: la rivoluzione culturale della donna di destra secondo il verbo della Santanché. In questo mese ho letto qui è la di lei, anche perché ella ha fatto di tutto per salire agli onori della cronaca con tutta una serie di affermazioni che mi hanno lasciato perplessa.
La prima perplessità riguarda la sua identità; insomma, la Daniela è una donna, un uomo o un trans? Io francamente non l’ho ancora capito. Non è che la presunta divinizzazione del suo ego l’ha resa una e trina? Lo ammetto, è spiazzante alla mia tenera età avere dubbi di questo tipo, ma più mi sforzo e più m’infogno.

Fisicamente, siamo di certo in presenza di una donna… e anche una bella donna. Oddio, che dire bella potrebbe essere facile per qualsiasi donna che sia sottoposta a dosi massicce di botulino, stiraggi, tiraggi, tiranti, carrucole estetiche, massaggi drenanti e shopping frenetico nel quadrilatero della moda milanese nella speranza di trovare una mise da strafiga che sappia sedurre gli uomini e rendere invidiose le donne.
I problemi sorgono invece proprio a livello dell’immagine complessiva che la Daniela (oh sister!!!) vuol darsi e con la quale vorrebbe catturare, convincere e persuadere l’elettorato zomboide e deambulante tra un voto utile e un voto inutile… che poi è lo stesso, visto che la sbobba avrà lo stesso sapore del polpettone natalizio riesumato in occasione delle vacanze pasquali. L’immagine della Santanché è, per dirla in termini filosofici, il nuovo manifesto dell’ermeneutica politica… ovvero del peso delle interpretazioni e del trionfo del “così è … se vi pare”… pur di non scontentare nessuno.
Tanto per cominciare, se una la sentisse parlare senza minimamente collegare il cervello potrebbe pensare che la Santanché sia la prima donna candidata premier, e questo soprattutto perché a suo dire il suo partito ha riconosciuto in lei “il miglior uomo”. No, scusate, il miglior uomo??? E che ne è stato del riconoscimento della donna? Dove cazzo è andata a finire la donna? Ma soprattutto, se lei è il miglior uomo, non oso immaginare a quale branco di donnicciole appartenga Francesco Storace e company? E ancor di più, ma questo deve essere letto come un complimento? Sembra proprio di si, perché la Santanché spiega “Credo che sia veramente una rivoluzione. In passato si è sempre fatto uso delle donne come specchietto delle allodole, strumento nelle mani dei maschi.” … e questo voi come lo chiamereste? Come chiamereste un gruppo di uomini senza palle che candidano alla guida di partito una donna in quanto miglior uomo? Non ci vedete un che di strumentale? Non credete che venga riaffermato nuovamente il successo della figura maschile e l’implicita debolezza di quella femminile?

La Santanché infatti per non deludere chi vede in lei la scontata “donna con le palle” (ormai inflazionata perché la donna non si vede all’ora del cambio d’abito, quanto all’ora del coiffeur o del make-up) si presenta alla convention in giubbotto in pelle nera e pantaloni attillati. Non ci sono dubbi : quello che lei desidera è che gli altri vedano in lei un uomo e non una donna. Ma allora dove sta la rivoluzione? Sta forse nel fatto che finalmente ci sarà una donna che penserà alle donne come già lo fanno gli uomini? La risposta è si.
La verifica giunge puntuale quando , alla domanda “cosa farebbe per le donne”, la Santanché risponde candidamente: “cercherei di risolvere il problema degli asili, promuovendo gli asili condominiali. Poi mi occuperei dei trasporti: sappiamo bene cosa vuol dire portare i bambini all’asilo, in palestra… poi sgravi per le baby-sitter: perché la badante si può dedurre e la babysitter no? Infine farei una battaglia per equiparare gli stipendi.”

Cazzo che intuizioni!!! Che slancio di sano femminismo!!! Ho come l’impressione che la nostra emancipazione corra sul filo di problemi esistenziali, quali:
- gli asili condominiali. Ps: per chi non lo sapesse, questa invenzione presuppone che le mamme, a turno, decidano di fare il lavaggio del cervello a figli degli altri… in modo tale che l’educazione sia pedagogicamente sempre in mano alle solite stronze che poi si lamentano dell’impressionante incremento dei mammoni e, per converso, della scarsa presenza di veri uomini.
- I trasporti. Inizialmente credevo che volesse parlare dei problemi della viabilità… no, lei pensava al “ cosa vuol dire portare i bambini all’asilo o in palestra”. Cara Daniela, io proprio non ci arrivo, ma cosa cazzo significa portare i bambini all’asilo se non caricarli sull’auto e portarli all’asilo? Cosa c’è di così trascendentale? Bisogna davvero fare una lotta politica, o non semplicemente ripristinare gli scuola bus che tante mamme detestano solo perché non permettono loro di invadere tutte le strade della città all’ora di punta, scorazzando come tante strafighe sui SUV per portali fino alla porta dell’asilo. Io semmai proporrei una legge per l’uso di un lanciafiamme anti-mamme-allarmiste- scassacazzi davanti alle scuole.
- Equiparazione degli stipendi. Ottimo, bingo, geniale. Ed io donna dovrei votarla per questo?
Insomma che ne è stato della rivoluzione promessa? Ma cosa vado a pensare; come tutti gli uomini di destra l’unica rivoluzione riguarda se e solo stessi. È strano infatti che il programma della Santanché non contempli, ad esempio, un ruolo più attivo delle donne in politica, di emancipazione verso modelli culturali innovativi che non contemplino uno scassamento di coglioni ai maschi… o i celeberrimi “calci in culo col tacco 12”. Lei è infatti – a suo dire - l’unica donna degna di stare in politica, visto che le altre sono solo gatte morte, veline e donne in posizione orizzontale… mentre lei è l’unica donna con le palle e al contempo una strafiga da urlo. Lei è la sola donna-donna-uomo che poi in un raro momento di lucidità, affrontando il problema delle donne in politica, asserisce candidamente: “(le donne) hanno tutte la sindrome dell’ape regina: vogliono essere le sole. Io le peggiori cattiverie le ho avute dalle donne (chissà come mai. Ndr). Siamo delle iene, impregnate di sentimenti come la gelosia e l’invidia. È difficile che una donna riconosca a un’altra donna di essere brava.” Sante parole Santanché… parole che ovviamente neanche tu riesci ad evitare. Infatti quando l’intervistatrice le chiede “Ma Illary (Clinton), le piace o no?”, lei risponde ovviamente “Non la stimo. È una donna strumento dei maschi.” Grazie, tesoro non l’avevamo capito. Grazie davvero!!!
In un’altra intervista (rilasciata sul Corriere della Sera) dice che l’unica donna che stima in politica è Rosy Bindi… e ci credo, perché voi la Bindi la considerereste una donna? E se Si, da quale coiffeur si serve, ma soprattutto da quanto ha smesso di leccarla in giro?

I dubbi lievitano a dismisura, io sono stanca… e ad ogni tentativo di liberarmi di questa misoginia, mi riscopro sempre più vicina al desiderio di diventare una Cereal Killer… che contengono tanta crusca e ti fanno stare permanente al cesso. Certe stronze proprio non le sopporto. E voi???

3 commenti:

  1. Cara Amaunda,

    Trovo Daniela strepitosa,moderna, intelligente,superifatta,schierata,
    ecc., ma pur sempre inferiore perche' "DONNA", con l'aggravante di avere anche le "PALLE"; Rosy invece essendo dotata di maxi clitoride a tutti gli effetti e' un bel signore, battagliero,irascibile,magari po' rozzo di " MEZZA ETA'".

    Greetings Greta

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  2. sempre meglio la santanchè che questa amanda nash!!Ma chi cazzo è??

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  3. sicuramente questa amanda qualche problema ce l'ha...

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