sabato 4 ottobre 2008

DA 154 A ZERO (titolo altamente filosofico)


Le ultime teorie sul Alzheimer affermano che essa sia una patologia a carattere degenerativo del sistema nervoso centrale. L'esordio sintomatico è a carattere "insidioso": i primi sintomi sono lievi, sono difficili da riconoscere e da distinguere dalle disattenzioni di una persona anziana sana. Anche nel momento in cui si riconosce il carattere patologico di alcuni comportamenti non è semplice arrivare ad una sicura diagnosi differenziale, in quanto alcuni sintomi sono comuni ad altre patologie, quali la depressione e la demenza multiinfartuale.


All’ultimo simposio svoltosi a Hollywood, gli scienziati hanno presentato i risultati su uno studio imperniato sulle differenze di genere. Il convegno, per la portata delle sue scoperte, è stato condotto a porte chiuse onde evitare il collasso dello showbiz… nonché il crollo degli esosi cachet di alcune tra le più illustri star… dell’omonimo brodo. Brodo vegetale, ovviamente.


Oh, a proposito di vegetale, mi vengono in mente le strabilianti performance neuro-vegetative di uno dei testimonials chiamati giustappunto in causa sull’argomento “sintomi dell’azzeramento intellettivo in attrici sprovviste di slip”. Io non c’ero, ma vi assicuro che un mio amico che avuto l’estrema sfiga di presenziare, ha assistito a delle scene di panico, e questo soprattutto perché da che mondo è mondo le attrici americane pur di presenziare e di farsi vedere in pompa magna (in flagrante fellatio a Giuliano Ferrara) non si perderebbero neppure il varo di un pattino sulla spiaggia di Rimini. E chiaro?!


Nonostante la ressa, gli spintoni e i calci negli stinchi ad opera di prestigiosi decolleté tacco 20 (di gran moda quest’anno per chi ambisce al suicidio da Trinità dei Monti) alla fine l’ha sputata Sharon. Ariel, Ariel Sharon. Ariel Sharon, ex premier israeliano, era stato invitato, ma all’ultimo momento, visto il protrarsi del coma dovuto ad un aneurisma cerebrale (2006), ha dovuto declinare l’invito… e così, giusto per non rifare tutti gli inviti e i segnaposto al pranzo d’onore gli organizzatori hanno invitato un altro Sharon.
Stone, Sharon Stone.

Colpita da aneurisma qualche anno prima (2001), Sharon condivide con Sharon un aneurisma di troppo, ma ella – l’eroina di mille flop cinematografici – non è stata così fortunata… e nemmeno noi. Noi spettatori intendo.


Chi non ricorda il favoloso accavallamento di gambe senza slip di Basic Instict? E chi non ricorda il favoloso accavallamento di gambe senza slip di Basic Instint 2? Si, lo so, spesso la carriera di una vera attrice si evolve lungo un continuum recitativo di altissimo spessore nel tentativo di assomigliare alla recitazione di Manuela Arcuri o a quella di Francesca Dellera. Fortunatamente c’è il doppiaggio e allora qualche attricetta riesce a "far-la Franca". Valeri, Franca Valeri.


Ad ogni modo, credo che sia stata la folgorante carriera dell’attrice ad aver spinto il simposio degli studiosi di Alzheimer a farne la nuova icona ammorbata della suddetta malattia.


Uno dei principali sintomi dell'Alzheimer è l'amnesia anterograda, ovvero l'incapacità di ricordare cose recenti, o più precisamente eventi occorsi dopo l'insorgenza di una patologia. I pazienti affetti da demenza di Alzheimer tendono ad avere un (relativamente) buon ricordo delle cose passate ma a non ricordare le cose nuove, recenti.


Stralcio dell’intervista all’attrice
Domanda (D) – Sharon, Sharon… per favore qualche domanda: “che ne pensi del primo capitolo di Basic Instict?”
Risposta (R) – “Beh per me è stato un trampolino di lancio, anche se, devo ammettere, che mai più farei un filmaccio del genere. Insomma, si, sono parti per attrici fisicamente procaci, ma nulla di questo si addice ad una compassata professionista del mio calibro

D – Perdona Sharon, scusa… ma, ma allora perché hai deciso di fare il sequel ad oltre 10 anni dal primo?

R – Sequel? Ma di che parla? …figurarsi fare la parte di una scrittrice mezza battona e mezza lesbica. Ma scherziamo, lei mi confonde! Io sono un’attrice con la “A” maiuscola. Ma lei ha visto i miei recenti film? Lei sa cosa ho fatto in questi ultimi anni?

D – Beh, a dire il vero, a parte qualche pubblicità di porte scorrevoli e di paccottiglia in silver plate… non saprei. Ma sa forse non ricordo… Può dirci allora cos’ha fatto in questi ultimi anni?

R - ma come si permette!! Che orrore, un giornalista di cinema che non sa cosa ho fatto in questi anni. Io, io (disse ella aggrappandosi alla prima tenda a portata di mano) in questi anni ultimi anni ho … io ho… ehm ho… oh beh adesso non mi ricordo, ma mi faccia tornare a casa per documentarmi e poi la chiamo. Un’ultima cosa: cos’è che devo cercare? Qual è il soggetto? Come mi chiamo?



Altri sintomi sono l'agnosia, ovvero l'incapacità di riconoscere cose comuni, e l’anomia ovvero l’incapacità a denominare un oggetto, pur riconoscendolo. Un soggetto affetto da anomia può utilizzare perifrasi, sinonimi, termini assonanti o neologismi per riferirsi all'oggetto di cui non ricorda il nome.


Durante il coffe-break abbiamo incontrato Sharon Stone al tavolo del buffet mentre aveva un appassionato dialogo il cameriere addetto al catering.

- Cameriere: Cosa le posso servire?

- Sharon: ma non saprei… sono incuriosita da tutte queste cose deliziose, e mi dica cosa sono quelle cose (chiese indicando un oggetto sul tavolo)… mmm che bella forma, ma me ne dia solo una mezza porzione. Sa sono a dieta…

- Cameriere: mi spiace signora, ehm non sono come dirlo… ma vede non sono attrezzato per dividere un bicchiere in due parti. Se vuole le posso servire un buon tramezzino…

- Sharon: tramezzino… tramezzino. Che d’è??? No no, mi lasci indovinare: e forse qualcosa che si mangia? Un aiutino, please!!! Fa rima con pompino, ma sento che non è la stessa cosa…



Vi è poi il disorientamento temporale se il paziente non sa rispondere alle domande
"che giorno è oggi", "in che mese siamo, in che stagione, in che anno". Naturalmente più è grave la discrepanza, maggiore è il disorientamento. Vi è disorientamento spaziale se il paziente non sa rispondere alla domanda "dove ci troviamo ora".


In ultima analisi, vi sono i cosiddetti “Deficit intellettivi”, che riguardano un significativo peggioramento delle capacità di ragionamento, pianificazione e giudizio; quindi i Sintomi psicotici e modificazione della personalità, a causa dei quali il malato può assumere comportamenti bizzarri, o aggressivi, comunque significativamente differenti dal profilo di personalità pre-morboso. Fra i sintomi psicotici si annoverano allucinazioni, paranoia e pensieri non realistici.


Al termine della convention, dopo una standing ovation di cui la nostra amica non ha capito una nespola matura, ha avuto luogo una conferenza stampa.

Eccovi in esclusiva uno stralcio:

- Sharon: grazie, grazie! Sono molto orgogliosa di essere stata invitata qui… qui… qui… a… a … , beh, insomma qui. Ma francamente sono un po’ perplessa, poiché, a dire il vero non mi è chiaro perché io sia qui a … qui a.. qui a… al chiuso.
- Giornalista 1: signora Stone, non vorrei turbarla, ma lei è qui a Lugano perché, a parere dei più eminenti studiosi, lei sia il caso più eclatante di Alzheimer. Che ne pensa?
- Sharon: Alzheimer… mmm questa parola non mi giunge nuova. Anyway, qualunque cosa sia non è cosa mi che riguardi, chiaro!!!!
- Giornalista 2: stia calma signora Stone, nessuno sta insinuando nulla, è solo che… è solo che… beh veda, non è che in questi ultimi tempi lei sia apparsa molto lucida. Mi perdoni l’espressione…
-
Sharon: io non so proprio a cosa si stia riferendo. Ma lo sa che quando avevo 17 anni il mio QI era a 154. Ero un genio…
- Giornalista 2: appunto “era”…
- Sharon: cosa vuole insinuare, a che si riferisce? Che giorno è oggi? Dove mi trovo? Come cazzo mi sono vestita?
- Giornalista 2: mi scusi ma non è stata lei che circa una settimana fa ha cercato di iniettare Botox nei piedi, giudicati troppo puzzolenti, di suo figlio adottivo? E non è a causa di questo che ha perso la custodia di Roan, 8 anni, a causa delle sue reazioni decisamente esagerate sulle questioni di carattere medico che riguardano il piccolo?
- Sharon: due settimane fa… due settimane fa… Mi lasci ricordare… mmmmmm. Ah si, ora ricordo: tutto è successo perché mio marito non si curava in maniera adeguata del figlio adottato.
- Giornalista 1: mi scusi ma non ci è chiaro cosa c’entri il botox con la cura dei piedi puzzolenti di suo figlio?
- Sharon: io davvero non posso crederci: come fate a non vedere il nesso? È così lampadina… ehm volevo dire lampante. Vedete, il botox, diminuendo le rughe del volto, contribuisce a stendere i tratti del viso quando qualcuno si avvicina ai calzini fetidi. Insomma le rughe sono un problema serio per un’attrice come io che ha fatto tanti film come Basic Instict e… e… e… insomma, si e tanti altri film.
- Giornalista 2: ci scusi, ma non era meglio fare come ha poi fatto suo marito Bronstein risolvendo molto facilmente il problema dei piedi del piccolo, senza far ricorso al Botox, facendogli mettere dei calzini e uno speciale deodorante per i piedi?
- Sharon: ma di che state parlando? Lei non sa chi sono io?! Lei non sa chi sono io?!... a proposito chi sono io? E comunque i piedi puzzolenti dipendono da un serissimo problema alla colonna vertebrale.


A queste parole, all’attrice è stata consegnata una targa: Migliore attrice cagna stolta dell’anno 2008. Motivazione: per aver così generosamente contribuito allo sviluppo di un nuovo farmaco per la demenza senile in persone perfettamente sane che non sanno recitare, che non sanno nulla di scienza e che non sanno nemmeno accavallare le gambe una seconda volta senza far vomitare tutto il pubblico presente.

Ps: l’attrice è stata ritrovata qualche giorno dopo, deambulante da un bar di periferia all’altro, in cerca di un lavoro che le consentisse un morboso amplesso masturbatorio con un rompighiaccio.

Quando si dice “deformazione” professionale. Mah!


Vostra Amanda.

5 commenti:

  1. ma perchè ce l'hai con sharon stone?
    E' bella,e che ha fatto di male?Mica se le scrive lei le parti.

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  2. beh visto che si vanta tanto di avere un QI a 154, potrebbe anche dire o fare cose degne di cotanta intelligenza.

    fan anche tu del rompighiaccio?

    Giuseppe

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  3. beh giusè ppe ma il lavoro è lavoro.E' un'attrice.E poi tanto scema non mi sembra proprio.
    Fan? No fan è una parola grossa, rompighiaccio non so nemmeno cosa sia-il che spiega che non conosco tutta la sua filmografia-.Non sono una sua fan, però oggettivamente è una bellissima donna, specie per la sua età.

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  4. ciao Amanda, è sempre un piacere leggerti, raffinata e graffiante, ironica e profonda, metteti in contatto con me attraverso la casella mail del mio blog, ho un progettino mica da ridere.
    Yotanka
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