sabato 24 maggio 2008

MORS TUA, VITA MEA. FOSSE ORA!!!




Ci sono leggende metropolitane che riguardano i progressi della scienza. Anni di studi, di prove di laboratorio, etc. Tutte cazzate!!!

Uno dei miti demografici del ‘900 è quello che ha sempre enfatizzato la forza, la resistenza lo spirito di sopportazione di noi donne: una forza naturale, un mix sovrannaturale di elementi che ci hanno consentito per oltre un secolo di seppellire i nostri uomini senza via di scampo.

Nello stesso frangente storico, le donne, come sapete, hanno iniziato a stra-rompere i coglioni di mammuth per ottenere le stesse chance rispetto agli uomini.

Ne hanno fatte di tutti i colori:

- si sono tagliate i capelli alla “garcon” (anni 20);

- si sono messe al volante, provocando un sovrannumero di vittime della strada a causa di rossetti spalmati davanti allo specchietto retrovisore (anni30);

- hanno iniziato a fare le crocerossine (quando si dice l’indole!) e a sostituire gli uomini nelle fabbriche in tempi di guerra (anni 40);

- hanno iniziato a collaudare i primi elettrodomestici (anni 50);

- hanno iniziato ad andare in palestra con le tutine rosa e i capelli biondo platino (anni 60);

- hanno messo i pantaloni e gestire l’utero per cazzi loro (anni 70);

- hanno iniziato ad entrare in azienda e a fare le “donne in carriera” sotto le scrivanie dei loro capi, della serie “caffé, te… me??!!” (anni 80);

- hanno iniziato a presidiare maldestramente i ruoli maschili a suon di figa e di intelletto (quale sarà poi la differenza?) (anni 90);


per giungere agli anni 2000 con la sensazione di aver raggiunto le merdosissime pari opportunità. Una sega mentale così, non si vedeva dai tempi dal brodo primordiale!!!

Ed eccoci giunte ai giorni nostre… uff uff, non senza fatica, ma con la consapevolezza di averla messa in culo agli uomini. Ecco, questa sensazione sarà durata si e no cinque secondi buoni buoni di estatica contemplazione del nostro tacco 12 sulla scrivania di rovere, teneramente appoggiate alla poltrona di pelle umana (di maschio, ovviamente). Dal sesto secondo in poi qualcosa ha iniziato a cambiare. Intendiamoci nulla di plateale, ma decisamente importante.


Che cosa? Vi starete chiedendo… Ebbene questo qualcosa c’è lo spiega il Corriere della sera di Sabato 17 maggio 2008: le donne si ammalano di più. Sei milioni sono affette da patologie femminili. Anticipo della pubertà (zoccole come siamo!!! ndr) pochi figli, troppo stress.

A questo titolo apocalittico seguono due paginone di effetti collaterali del nostro vivere oggi… che poi sarebbe stato anche stato del “nostro vivere ieri”… se solo avessimo impugnato le armi anziché passare le nostre giornate a non fare un cazzo, preparando manicaretti per il marito, rammendando i calzini, tessendo deliziosi bavaglini ai nipotini in arrivo. Sai che fatica!!!


Insomma, per oltre 4 millenni non abbiamo fatto nemmeno una mezza sega (gli uomini si che se le sanno fare... sapete, è una questione di mano); hai voglia allora di campare fino a 120 seppellendo fratelli, cognati genitori e amanti sparsi sul globo terrestre!!! E che ci vuole???


Oggi invece, grazie alle pari opportunità – e gli uomini non finiranno mai di ringraziarci – abbiamo appreso l’arte del masochismo e dello schiattare prima del tempo: anche noi stiamo iniziando a sperimentare i deliziosi frutti dello stress, del duro lavoro, dei mal di testa e dell’assenza di tempo per seppellire i nostri uomini.


Che dire? se una proprio se la va a cercare…e che sia!


Finale: chi l’avrebbe mai detto che, oltre ad essere pari agli uomini, saremmo diventate anche più di loro? … intelligenti non saprei, ma certamente più coglione si… senza ombra di dubbio.


Statemi bene care cretinetti!!! Se ci riuscite, ovviamente.


vostra Amanda

2 commenti:

  1. Lei mi sembra come la Signora Pigola. PIIOO / PIIOOO/ PIIOOOOOOO
    La signora Pigola è quel che si dice ipocondriaca. Cioè è convinta di essere malata. Ella non simula, non finge, poverina ha veramente dei forti dolori, e non si riesce a liberarla. In genere succede che un medico fa tutti gli accertamenti di prassi, e poi la invia a un servizio psichiatrico.
    Signora Pigola, lei ha un disturbo psicosomatico.
    E che vor di?
    Miao. Miao, Miaooooooooooooooooooooooo

    La signora Pigola non è solo quello che si dice ipocondriaca, ma anche alessitimica. Cioè quando ci fai due chiacchiere essa - ha dei racconti abbastanza poveri, senza significati, senza paragoni, senza emozioni. Parla per frasi fatte. E’ sempre molto banale e in generale diciamo di una noia mortale. Ma no poco eh. Una cosa pazzesca. L’alessitimia è quella caratteristica per cui, le persone non hanno la capacità di elaborare simbolicamente le proprie emozioni, di contattarle e di narrarsele. Non è una cosa che ha a che vedere con la cultura o la competenza linguistica – chiunque sa di quali colorite metafore è capace un dialetto – è qualcosa che ha a che vedere con la triade misteriosa che compone la nostra identità: il corpo l’affetto e la mente.
    Come sarà il corpo di Amanda????? e che affetti nutre..... non è da sapersi ed allora mia cara Amanda è una questione di cervello, i tuoi racconti non sanno dare emozioni se brava solo a pigolare.
    E siccome il cervello simbolico non da una forma alle emozioni, quelle prendono, la nostra originale Signora Pigola per il tramite del corpo, martorizzandola.
    Ella pigolerà pure, ma poverina almeno Lei ha le sue buone ragioni ...........

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  2. ciao Amanda, tutto ok? mi sa che a pigolare sia proprio questo anonimo pieno di para che ha scritto il trattato condominiale, bel pezzo, condivido in toto.
    Yotanka

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