sabato 26 luglio 2008

LE VIE DEL SUCCESSO… SONO ALBERATE E PIENE DI MARCIAPIEDI.



La via per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Questo diceva sempre quella sagoma deforme e ironica di mia nonna Adele... quella coi baffi.

Da piccola, tutte le volte che ripeteva questa tiritera io restavo lì, basita, col moccico penzolante dal naso e la bambola tra le braccia, cercando di comprenderne l’essenza fondamentale di quel monito, ma per quanto mi sforzassi non riuscivo a capirci una nespola (oggi sono educata!).

Dopo poderosi studi classici e seghe mentali provenienti da un’attenta disamina della natura umana femminile, oltre ad apprendere esclamazioni meno educate tipo “Cazzo, minchia e altre delizie!” cominciai a comprendere che il movimento evolutivo della cultura femminile assomiglia sempre di più ad il gioco dell’oca: quello strabiliante gioco per ragazzine starnazzanti in vena di apprendimento veloce dei “comportamenti vincenti”, in cui ad ogni passo in avanti corrisponde una ventina di passi a ritroso. E questa è senza dubbio la logica predominante del nostro agire.

Ogni tanto infatti il mio ottimismo, condito da opportune quanto chilometriche piste di coca, mi fa vedere cose che non esistono, prima fra tutte l’emancipazione. A sentirmi parlare sembrerebbe che io sia fissata con questa storia; a dire il vero invece io sono diventata allergica a questa parola… e a tutte le donne che amano farsi i clisteri con questo insignificante e obsoleto concetto vecchio come il cucco.

Non passa giorno infatti che io non senta o legga merdose affermazioni che tentano di ripristinare, rispolverare o riesumare questa parola con l’obiettivo di negare l’evidenza di fatti certamente più eloquenti di tante minchiate sparate a destra e a manca attraverso quel tubo catodico che collega le grandi labbra alle labbra grandi (l’analogia è stata gentilmente offerta dalla rivista scientifica “Neuroni. Avercene!!!” e dal Consorzio per la produzione del botulino).

Il buon gusto e la saggezza, si sa, non sono caratteristiche che ci appartengono, e questo risulta evidente con maggior forza se si considera che nonostante gli sforzi sovrumani degli stilisti siamo incapaci di vestirci, e che non siamo neppure capaci di pensare ed agire strategicamente senza inciampare nelle solite, vecchie, ma efficaci trappole poste qui e là tra un pompino sottobanco e una scopatina condita da penosa accondiscendenza e strabico opportunismo .

E per questo motivo che, malgrado gli apparenti sforzi per modificare la nostra immagine “sociale”, caschiamo a gambe all’aria sempre sulla stessa buccia di banana: la banana senza buccia dell’uomo “forte”… la cui grandezza è solitamente direttamente proporzionale alla grandezza del suo portafolio , e indirettamente proporzionale a grossezza del suo pisello. Perché, diciamocelo francamente, quando scegliamo il nostro uomo tutto ci interessa tranne le sue doti amatorie… tanto, comunque andrà, potremo abilmente simulare goduriosi guaiti, orgasmi multipli e complimenti disinteressati.

Quel che ci interessa è infatti il potere, ma sia ben inteso solo quello che crea orgoglio e fierezza, ovvero quello che evoca solo titanici sforzi e capacità sovrumane. Nessuna di noi, infatti, se ne andrebbe in giro ad ammettere di aver fatto carriera grazie agli ettolitri di sbobba ingurgitata furtivamente sotto la scrivania di chicchessia; certe cose è bene che rimangano perfettamente nascoste… perché non solo mammà non gradirebbe scoprire che sua figlia è una gran mignotta, ma perché ciò potrebbe rendere sbiadito il nostro talento, la nostra integrità e i nostri duri sacrifici.

“Mai abbassarsi ai compromessi, ma abbassarsi quanto basta senza che nessuno ci veda” è questo che devono aver realizzato due delle più discusse donne di quest’ultimo periodo: Condoleeza Rice e Mara Carfagna.

Apparentemente non associate da nessun comune denominatore, le due donzelle hanno recentemente vinto ex-equo il premio quale “Migliore performance politica a seguito di una fellatio con tanto di rancido topping”. Dopo la consegna del premio in pieno Red Light District (Amsterdam), Monica Levinski - la moderna pioniera del “tutto in un boccone e un po’ sul vestitino azzurro” - ha clamorosamente affermato: “sono contenta per loro, ma a me spettano i diritti d’autore e un posto in parlamento”. Come darle torto?!

Vi dirò, al tempo della comparsa di Condy sulla scena politica, mi ero spesso chiesta come avesse potuto una donna nera giungere ad un così alto livello di visibilità politica. Il suo sguardo di mastino napoletano, la sua mascella quadrata, i suoi costumati tailleurini e la sua intrinseca cessitudine mi avevano quasi convinto del fatto che il segreto del suo successo risiedesse nella sua prodigiosa intelligenza, nel sua innegabile bravura. Si, per un istante sufficientemente lungo avevo creduto che il tanto atteso riscatto della donna dal potere dell’uomo si fosse finalmente realizzato. Si, per un momento ho creduto a tutto questo, ma oggi tutto è crollato… come uno grattacielo spazzato via dall’onda anomala di uno tsunami. Non ci sono parole.

Discorso diverso va fatto per la nostra nazional-popolare Mara dagli occhi di cerbiatta. Lei, infatti, proprio non mi aveva proprio convinto dall’inizio. Insomma, va bene credere ai miracoli… ma una velina che diventa ministro esige una portentosa combinazione di Alzheimer, fiumi di Negroni e piste di coca a go-go.

Nel suo caso non c’erano proprio dubbi: le sue doti erano fortemente correlate a pali di lap-dance, ombelichi scoperti, tacchi alti e a secoli di palestra su esercizi a non più di mezzo metro d’altezza. Che poi, promuoverla alle Pari-opportunità è stato davvero paradossale. Cosa avrà voluto comunicare Berlusconi con una simile scelta se non ribadire che il modello di successo al femminile passa ancora tra le gambe di un uomo?!

Mara Carfagna c’è la fatta, ma io mi chiedo perché non darle il giusto premio: più che il ministero delle Pari opportunità io avrei pensato al ministero della Semplificazione maldestramente poi attribuito a Calderoli. Ecco si, Mara l’avrei proprio vista legittimamente in questo ruolo, perché come ha semplificato lei le cose non l’ha fatto nessuno. Tutte noi infatti dovremmo prendere esempio da lei, e per Dio (!) al diavolo tutto il resto: università, sacrifici, capacità reali, integrità, meritocrazia. Quello che serve oggi è solo una buona dose di coraggio, un paio di ore di palestra al giorno, silicone nei punti giusti, naso tappato e machiavellica determinazione. Più semplice di così?!!!

Ancora una volta, ahimé, ha trionfato il modello di donna che noi da tanto tempo stiamo cercando di scrollarci di dosso; quello della “donna-salvadanaio”… che si apre solo quando è pieno. Pieno di cosa? Fate voi,basta che luccichi, tintinni, sbrodoli , o che consenta di fare shopping selvaggio da mattina a sera e di fare invidia alle amiche. Noi abbiamo bisogno solo di questo.

Il resto, tanto per rimanere in tema, sono solo puttanate!!!
Ma non rammaricatevene care amiche, non è colpa nostra, è solo colpa di nostro padre… poteva lasciarci annegare nel fiume, e decidere di salvare solo il figlio maschio! Cazzo che mirabile lampo di genio!!!

Amanda

23 commenti:

  1. mi sembra questo articolo una bella puttanata, scritto da una donna, piena di invidia....

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  2. invidia per chi? per chi si fa tr... dal potente di turno? per chi riesce a farsi avanti tramite scorciatoie ignobili? siamo al punto che qua in Italia chi si scandalizza per l'immoralità (e non parlo di sesso, credetemi) viene tacciato di invidia? non ho più parole. grazie amanda.

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  3. se avete le prove che si è fatta trombare....esponetele. Altrimenti questa ossessione....mi sembra una vera schifezza..VOGLIO LE PROVE!!!!CHE FEMMINISMO DEL CAVOLO!!!!!COMUNQUE COME MINISTRO STà FACENDO BENE, MOLTO MEGLIO DELLA POLLASTRINI!!!!!

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  4. le prove cercale nella scia di bava uterina lasciata sull'ultimo palo di lap-dance. Devi essere una di quelle che credono ai miracoli, alle diete dimagranti e a CSI.

    Il femminismo è morto... e tu cara amica devi aver perso qualche passaggio di questo triste delirio.

    Se pensi che tutto giustifichi i mezzi allora meriti anche tu un posto in parlamento. a destra o sinistra che sia.

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  5. ecco volevo capire, che tipi umani attaccano la Carfagna, senza prove,QUELLE COME TE, VOLGGARI E POCO INTELLIGENTI E NON CAPISCO LO SCOPO DI TANTA RABBIA, POI DA UNA DONNA!!!!LA GUZZANTI, PALADINA, DI TANTE POVERETTE!!!RISPONDO A TONO, MA CON SOBRIETA' ALLA TUA VOLGARITA'. CHI TI PAGA????
    PS: NON CREDO ALLE DIETE, MI PIACE MANGIARE E VIVERE, MI PIACCIONO LE PERSONE POSITIVE!!!!NON LA CATTIVERIA!!!!

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  6. Cara amica (?) credo che tu abbia fatto un grosso errore di partenza:
    il mio non è un discorso politico, ma squisitamente culturale. Non sono qui per fare gossip.
    Se dovessi fare politica, penso che non mi basterebbero duemila post alla settimana per rendere conto dell'ammorbante schifezza in cui siamo immersi... e che ci siamo scelti.
    Per quanto riguarda il resto, nessuno mi paga. L'opinione è una libera scelta. cosi come gli altri sono liberi di cercare di convincermi di un'ingenua visione delle cose e dei fatti, penso di poter ampiamente sentirmi legittimata a dire la mia. Oltretutto, visto che la Carfagna viene generosamente pagata da noi, potrebbe almeno cercare di fare il suo lavoro egregiamente in favore di noi donne... ma lei è solo un giocattolo messo li per tappare un buco, e per far meno danni possibili. Meglio allora che stia zitta e continui a fare cio' che le è sempre riuscito bene: la bella statuina.
    Chi non è capace di vedere le storture di una simile strategia politica e culturale, fa bene a lodare lo status quo. Ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole.
    tu fai la tua parte (ed io di certo non censuro le tue parole)... io faccio la mia. Che ti piaccia o no.

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  7. mi spiace, ma parli senza seguire il lavoro della ministra e visto che io lo seguo..mi permetto di dire la mia e vedo che i toni sono cambiati e ti ringranzio. Ma è meglio fare critica politica che dare della prostituta ad un ministro, senza mostrare le prove...per sentito dire in Italia, troppa gente è finita suo giornali e mi auguro che ci siano degli intellettuali in questo apese, capaci di usare intelligenza e umanità e non usare di queste cose per farsi una becera pubblicità.

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  8. dimenticavo....abbiamo pagato anche luxuria...per farla andare suul'isola dei famosi....questa si!!che ci ha preso per il c...lo, ma vedo che nessuno esprime opinioni....il web stà in silenzio!!!

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  9. che scema a non averlo capito prima: il solito conflitto di interessi.
    Ma tu, come donna sensibile ed intelligente, sei almeno capace di un po' di autocritica?
    oggi sono in vena di ossimori: donne e autocritica sono termini incociliabili.

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  10. a proposito di meteore, giusto per stare al tuo livello d'indagine, fai male a dimenticare le mirabili performances della Pivetti... dallo stile Montessori all'hard fetish sado-maso.

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  11. vedo che cambi discorso e non rispondi mai alle mie domande!!!Bisogna pensare bene cosa vuoldire "autocritica" in genere è sempre qualcosa che serve per far crescere....ma distruggere è segno di "nevrosi" cioè di spaccatura dell'io...per cui bisogna farla con le persone adeguate, che aiutano a guardare avanti..... a me piace l'intelligenza....

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  12. Comunque non mi interessa, fare la lista, delle persone inadeguate che si sono sedute in parlamento. Trovo curioso che l'arcigay affidi all'isola dei famosi la loro lotta, ed alcuni è permesso tutto.Non penso che il mondo gay meriti questo!!Anche perchè riconosco in queste persone, tutta la "sofferenza" della loro condizione e mi aspettavo qualcosa di molto, molto più serio e questo aumenterà "purtroppo" l'omofobia e mi spiace!!!!

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  13. oh, finalmente si inzia a ragionare veramente sulla questione. Attendo fiduciosa le vostre riflessioni.

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  14. quall'è la questione, dare della prostituta alla Carfagna, per parlare dei gay???? Che scema se non l'ho facevo io!!!!

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  15. Cara Amanda,

    chi non ha mai peccato scagli la prima pietra?

    Loro la pietra l'hanno scagliata molto lontana....

    Yours Greta

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  16. in questo blog non si parla di gay... non è la mia materia. Mi sembrava interessante ampliare la prospettiva culturale anche alle amiche coi baffi...
    non è solo la cultura femminile sull'orlo di una debacle, anche i gay non se la passano male.
    ...e poi chi ha mai parlato di prostituzione in questo post? la Carfagna fa solo quello che le riesce meglio... farsi raccomandare e/o segnalare. Ma si, siamo buoni, facciamo finta di non sapere e di non vedere. E' questo che la televisione ci insegna: a sappellire le doti intellettuali in favore dell'ennesimo romanzetto rosa stile flashdance con tanto di lieto fine.
    bisogna essere educati, cortesi, perbenisti, benpensanti, cordialmente intelligenti... e d'altronde una velina che diventa ministro può solo significare i sacrifici prima o poi vengono ricompensati. Mi stupisce solo il fatto che nella destra le donne al potere siano tutte strafighe, intelligenti, a metà strada tra Maria Teresa di Calcutta e Martin luther King.
    Che si tratti di eugenetica?

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  17. Amanda che problemi hai???? Guarda che la Carfagna è laureata, stà FACENDO LA LEGGE ANTISTALKING, IL GARANTE SULL'INFANZIA ECC...INFORMATI, ESSERE STATI SOUBRETTE E NON VELINA, NON E' UNA COLPA O UN DEMERITO, VISTO CHE TU SEI SOCIOLOGA E SCRITTRICE E NON MI SEMBRI, CON GRANDE CULTURA!!!!

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  18. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  19. comunque, odio il perbenismo ecc...la miastoria ne è testimonianza, ma come diceva l'Oriana..." le cattive regazze vanno dapertutto" mentre le brave???mi sembra che tu vuoi stare tra le brave!!!!! e lascia alla storia di dire l'ultima parola!!!!il preconcetto è sintomo di ignoranza!!!!!

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  20. Ho lavorato nelle pari opportunità prima che la Carfagna mettesse piede nel suo tailleur beige... e di certo se avesse avuto lungimiranza nell'affrontare i problemi delle donne forse si sarebbe accorta che l'uomo nero non esiste e che il problema sta in noi donne.
    Che tu non riesca a vedere quanto è marcio il rosa con cui stiamo dipingendo ogni cosa, la dice lunga sulla tua prospettiva: le donne sono vittime e gli uomini sono i carnefici. che dire? l'antica divisione dei ruoli che fa tanto comodo, ma che, credimi, non fa che acuire i problemi esistenti. Prova a chiedere ai padri strangolati dalle ex-mogli che si portano via tutto e li defraudano del loro diritto di essere padri... ma già il discorso è sempre lo stesso. L'assessora alle pari opportunità presso cui lavoravo aveva uno strano concetto del suo mandato: visto che per millenni le donne avevano, a suo dir, subito il potere maschile (tutto da verificare, soprattutto nelle nostre società matriarcali) adesso toccava agli uomini.

    Il fatto che la Carfagna si stia occoupando di stalking è la piena espressione di una mentalità poco aggiornata sulle cose che suuccedono per strada. E vieni tu a parlare a me di preconcetti?!
    questa è proprio bella!!!

    Amanda

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  21. Alla mia prospettiva ci penso io!!Continua ad offendere....La mia vita è fatta anche di tanta sofferenza e in questo momento, affronto un male incurabile, per cui, giudicare sempre tutto e tutti e segno di una brutta ideologia, per cortesia cerca di avere. Non ho mai diviso le persone in maschi e femmine, ma in persone...anche se sono vittima di un padre che mi ha abbandonata da piccola e questo ha avuto il suo prezzo....ma, parlare co gente come te a questo punto non ne vale la pena!!!!!

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  22. mi dispiace per il tuo male, ma penso anche che sia di cattivo gusto tirare in ballo una cosa del genere in un blog in cui si fa contro cultura. Io, non offendo nessuno, semmai mi sento offesa da questa ideologia dominante che tenta di mettere il bavaglio alle libere opinioni e che porta avanti la solita visione del "volemose bene" al solo scopo di ridurci al silenzio.
    Mi sento offesa anche per il pietismo con cui porti avanti le discussioni. Non è una questione di crudeltà la mia, non ti ho condotto io su questo blog. questo è il luogo dello scambio, del confronto e delle botte da orbi.
    Se le nostre bisnonnne non avessero rotto i coglioni, saremmo ancora ferme ai melodrammi ottocenteschi.

    Con questo concludo anche io, ribadendo che qui non si tenta di convincere nessuno, si fa reale cultura.

    alla prossima.

    Collericamente vostra Amanda

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