martedì 20 gennaio 2009

RAGIONE 2: PRENDIAMO SEMPRE LE STRADE SBAGLIATE




La carriera delle donne è solo una questione di botta di culo. E chi più ne ha, più ne metta.


Sono lont-ani i tempi in cui Cicciolina e Moana Pozzi fondarono il Partito dell’amore. Ve lo ricordate? Nelle buone intenzioni di quegli “ani multi uso” c’era infatti l’intenzione tardo-romantica di riesumare l’obsoleto slogan anni ‘70 “fate l’amore, non la guerra”… ma loro, a dire il vero, l’avrebbero fatto a modo loro, ovvero distribuendo malattie veneree nelle linee nemiche dove non si troverebbe neppure un’aspirina scaduta. Figuriamoci un antibiotico.


Recentemente, qualche cerebroleso dichiarò di poter vincere la guerra in Iraq distribuendo pilloline blu-viagra in cambio di un paio di pallottole in meno nelle loro cartucciere. Qualcuno ci provò, ma l’unico risultato effettivo è stato l’incremento delle importazioni di DVD porno… e delle pomatine contro le tendiniti della mano destra… per uso eccessivo di attrezzi da falegname.


Il 2009 sarà certamente l’anno delle tardone. Con questo termine un po’ “ambizioso” definisco tutte quelle donne che hanno cominciato a fare le cose giuste al momento sbagliato. Sapete, io sono una giusnaturalistica; penso che ci sia un tempo per tutte le cose e perciò me la godo ad osservare i fallimentari tentativi di qualche buona donna che dopo aver dato tutto (tette, culo, ano e cellulite in abbondanza) ed aver preso senza parsimonia (come ha sprecato lei il silicone non l’ha fatto nemmeno la Intel) tenta il colpo gobbo provando a cambiare la propria filosofia. Dal materialismo al nichilismo.


Lo so, il discorso potrebbe apparire impegnativo anche a chi, come Nietzsche, ne fece un baluardo del pensiero del ‘900… e così vi risparmio le pappardelle e vi parlo delle stelle fisse, delle stelline e delle starlette. Ma non perdiamo di vista Frederich…
Negli ultimi anni, infatti, la nostra cavalla golosa – reinterpretando gli elementi portanti della teoria dell’Eterno ritorno – è tornata e ritornata a noi (certe sfighe hanno il marchio DOP), prima trasformandosi in stilista, poi in qualcosa molto simile ad una Carfagna bis. Ma facciamo un passo indietro e affrontiamo il periodo “creativo” dell’attrice (perdonaci Meryl… come abbiamo osato definirla così?!).


Ad ogni modo, al tempo del suo exploit “stilistico”, la Marini – dopo aver ballato tutto l’oscenamente rappresentabile al Bagaglino, causando al contempo un set invidiabile di ernie ai suoi ballerini, costretti sera dopo sera a trasportarla da un punto all’altro del palco senza che ella muovesse un solo muscolo – decise di concedere le sue cellulitiche dita alla morbidezza di una mina B, provocando un subitaneo incremento delle vendite di matite della Faber Castelli. Ma la nostra ragggazza è tenace e, alla faccia di chi ha dedicato anni e talento a questa professione, si prepara a lanciare la sua linea di lingerie in un evento a cui sfortunatamente mi toccò assistere in preda al bisogno di vedere il miracolo… che non avvenne mai. Certe prese per il culo è bene non perdersele mai…


Il giorno prima del defilé, nella conferenza stampa in cui aveva convocato tutti i potenziali interessati, aveva detto più o meno qualcosa del tipo: ho creato questa collezione pensando alle donne che, come me, amano sedurre con sensualità, semplicità e un tocco di ironia. Vi dirò, a sentirla parlare, mi parve di percepire che forse avremmo avuto molteplici occasioni per ricrederci sulla sua indole.


Il giorno dell’evento, invece, all’ingresso ci viene data una sportina dorata “elegantemente” accessoriata da un cornetto in plexiglass finto-diamante contenente il depliant e un perizoma strizza-culo con un diamantino sul culo. Comincio a storcere il naso, ma resto calma e prendo posto. La platea è gremita di gay all’ultimo stadio di leccaggio non richiesto e divi di ogni estrazione. C’era anche Simona Ventura, che al tempo non si perdeva neppure una cresima.

La musica comincia, le indossatrici escono una alla volta. Che dire? Rimasi senza parole, e soprattutto perché di quella tanto millantata semplicità non ve n’era neppure traccia, anzi mi sembrava di assistere al casting dell’ultimo film di Rocco Siffredi dal titolo altamente evocativo “Puttan tour in taglia 40”. Mi credereste se vi dicessi che i bordelli di Pigalle al confronto parevano degli educandati? La ragazzina platinata, infatti, confuse maldestramente sensualità con sessualità, e quest’ultima con pornografia. I pochi etero che ebbero il piacere di assistere lasciarono sul tappeto un ettolitro di bava seborroica, mentre i tanti gay prenotarono il 90 % del campionario per la finale del Drag-queen Award. Poi tutti applaudirono e io scivolai di culo su un’inopportuna chiazza di nonsocché di girini impazziti. 2 mesi dopo scoprì che ero rimasta incinta.

Da allora, ogni donna si è scoperta più troia di prima… e miracolo dei miracoli, senza neppure andare in Grecia.


Dopo “fortunati” intrallazzi con quel manzo di Cecchi Gori, Valeria approda all’Isola dei famosi… alla canna del gas. È bene noto, infatti, che se non sei attaccata alla suddetta bombola difficilmente rinunci al trucco per due settimane. In questo frangente, tutto il mondo può finalmente ammirare l’assenza di photoshop e della spessa coltre di trucco che la caratterizzava, realizzando che forse sono stati frodati vita natural durante. Cazzi loro! Ecco, questo mi piacerebbe dire, ma, invero, credo che siano cazzi nostri perché, come già sapete da quasi una settimana, la signora Marini si è chiaramente espressa circa i suoi progetti futuri: diventare un clone intelligente di Mara Carfagna.

Non si può certo dire che manchi di ambizioni, ne converrete, ma stavolta la porchetta a due gambe ha deciso di compiere un doppio salto mortale: essere credibile agli occhi degli italiani e riuscire ad ottenere una spintarella da quel nano minidotato di mr Banana.


Sulla questione “credibilità” non ci sono dubbi; neanche con un trapianto di cervello abnorme riuscirebbe a convincerci che in lei ci sia qualcosa di vero che non sia una farcitura al rosmarino… senza contare che, visti gli alti e bassi dell’incipiente Alzehimer, forse non ci crederebbe nemmeno lei. Insomma, questa creatura di quali argomenti potrebbe farsi portatrice? Si, ok, volendo potrebbe dar vita al movimento per l’apertura delle case chiuse, o al limite fare istanza presso l’alto commissariato per la diffusione della mortadella in tutti i paesi islamici. E se poi non ci riesce? E se poi ci impongono di mangiare il kebab fino alla morte? E se finiamo tutte con il burqua? Insomma, se non è riuscita a convincere Cecchi Gori a sposarsela, come può pensare di convincere noi a votarla? Oltretutto, non c’ha nemmeno fatto toccare le tette…


Sulla questione “spintarella” sono invece più possibilista: dopo aver promosso la Carlucci, Iva Zanicchi, la Carfagna, la Brambilla, la sua massaggiatrice, le gemelline, la sua colf e il resta nugolo di fan “disinteressate” pronte al leccaggio isterico, dopo tutti questi buoni esempi di cittadinanza illustre è possibile che anche la Marini ce la possa fare ad ottenere l’ambita poltrona. Una poltrona capiente, intendiamoci… buona per farci stare lei e le sue moina da cretinetti all’ultimo stadio prima della paresi facciale. Chissà se la pagherebbero per farla tacere? Mistero!


A questo punto però, credo che mr B dovrà cambiare il nome al suo partito: da PDL a IDV. No, no frenate…avete capito male, nell’Italia Delle Veline non c’è posto per nessun altro. Lo spazio disponibile è stato tutto messo a disposizione del comitato per protezione del bovino femmina in odor di menopausa. Contenti loro…

Vostra Amanda

2 commenti:

  1. Accidenti...graffiante, sarcastica, incazzata, ma che ti è successo? Scusami non conosco nulla di te, entro per leggere l'articolo sulla Marini che conosco e sinceramente avrei da dissentire su molte cose, ma non ci provo nemmeno sicura che sarei mangiata in un battibaleno da te...forse e dico forse non la conosci? forse le notizie lette sui giornali dovrebbero essere prese con un pò di beneficio del dubbio, non sono brava ad usare le parole come lo sei tu, ma devo dire che ho letto tanta tanta rabbia nelle tue parole.....scusa per l'intervento...in ogni caso non conoscendo tu la vita e le esperienze descritte nel tuo articolo sulla Marini di certo non puoi scrivere al meglio su qualcosa che non conosci. Scusa ancora. Stefania

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  2. Ciao Stefania,
    pubblico integralmente il tuo post.. gisuto per farti capire che non mi nascondo dietro un dito.

    Contrariamente a quello che dici, conosco bene Valeria... e ne ho seguito anche una serie di vicende.
    E poi, voglio dire, non è che proprio ella vada in giro a bocca chiusa...

    Forse certi personaggi pubblici dovrebbero andare in giro con un esperto di marketing prima di aprir bocca e rilasciare interviste che tu stessa potrai rileggere sotto un'altra chiave di lettura.

    Ad ogni modo, tu la voteresti?
    Che ognuno faccia il proprio... ma ci sono persone che non sanno farte nemmeno quello.

    Grazie per essere intervenuta.

    Amanda

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